La Riabilitazione Cardiologica
I programmi riabilitativi si basano sui seguenti punti
- stima del rischio cardiovascolare globale mediante valutazione clinica ed indagini strumentali anche complesse
- identificazione di obiettivi per ciascun fattore che influenza il rischio
Formulazione di un piano di trattamento individuale che includa:
- interventi terapeutici finalizzati a realizzare specifici obiettivi di riduzione di rischio
- il cambiamento dello stile di vita (abolizione del fumo, dieta appropriata, controllo del peso corporeo, dello stato d’ansia e della depressione)
- la prescrizione dell’attività fisica
- intervento di mantenimento a lungo termine per ciascun paziente allo scopo di consolidare i risultati ottenuti, rivalutando nel tempo l’opportunità di modificare il trattamento.
Stratificazione prognostica
L’obiettivo della stratificazione del rischio è quello di individuare sottogruppi di pazienti con differente evoluzione prognostica. È preliminare alla riabilitazione perché consente di scegliere il tipo di intervento riabilitativo da adottare.
Gli elementi fisiopatologici:
1) l’ischemia residua
2) la funzione residua del ventricolo sinistro
3) l’instabilità elettrica
4) l’età
Valutazione pre-dimissione o post dimissione
la distanza percorsa durante un periodo prefissato
(test dei 6 minuti) può essere un buon parametro di riferimento per regolare il grado di mobilizzazione e per valutare la soglia aerobica (mai lavorare in anaerobiosi!).
Six minute walking test (test dei 6 minuti)
Test accessibile a pazienti molto compromessi emodinamicamente; la distanza percorribile in tale tempo dà indicazioni sui limiti del paziente nell’ambito dell’attività quotidiana.
Mobilizzazione e potenziamento.
Fase POST ACUTA
L’attività fisioterapica svolta in palestra prevede l’inserimento immediato del paziente non complicato in un primo gruppo di mobilizzazione collettiva, nel quale si eseguono:
- Esercizi a corpo libero in posizione seduta.
- Ginnastica respiratoria diaframmatica e costale alta,media e bassa.
- Rotazioni del capo e del collo.
- Extrarotazioni degli arti superiori
- Rotazioni del cingolo scapolare
- Flessioni dell’anca ed estensioni del ginocchio
Obiettivi fase post-acuta
- Eliminare gli effetti negativi del decondizionamento fisico
- Prevenire premature disabilità e migliorare gli eventuali deficit funzionali
- Favorire la ripresa dell’attività lavorativa e ricreativa
- migliorare la qualità di vita del paziente.