L’ Idrokinesiterapia utilizza le caratteristiche fisiche dell’acqua per favorire la riabilitazione. Una caratteristica fisica dell’acqua sfrutta il principio di Archimede secondo il quale un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del volume del liquido spostato. Quando un corpo entra in contatto con un liquido, quest’ultimo esercita su di esso una forza perpendicolare su tutta la superficie del corpo a contatto; questa forza è detta pressione idrostatica.

La viscosità è l’attrito interno che si realizza tra le molecole. Tale attrito, che esprime appunto la viscosità, è percepibile quando ci muoviamo in un fluido. La viscosità agisce come resistenza a un movimento poiché le molecole del liquido tendono ad aderire alla superficie del corpo che si muove dentro esso.

Il peso specifico si intende il rapporto del peso di un determinato volume di una sostanza rispetto al peso dello stesso volume dell’acqua, Il corpo umano immerso in acqua generalmente galleggia perché il suo peso specifico (0,95) è leggermente inferiore a quello dell’acqua, che convenzionalmente è uguale a 1.

La Drag Force, agisce su un corpo in acqua quando effettua dei movimenti, su di esso agisce una forza che si contrappone al movimento in tutte le direzioni, in direzione opposta alla velocità del flusso in arrivo. Questa forza è una forza resistiva. La temperatura rappresenta un parametro di importante valutazione dal momento che esercita un effetto sul corpo e quindi sulle prestazioni in ambiente acquatico: essa deve essere mantenuta ad un grado di indifferenza per l’ottenimento di effetti antalgici e analgesici.

Dunque l’immersione umana in acqua produce:
°Cambiamento delle coordinate posturali
°Alterazione dei meccanismi di controllo dell’equilibrio per effetto delle turbolenze, della densità viscosa e della spinta idrostatica
°Evoca una nuova spazialità in fase di galleggiamento
°Evoca nuovi e diversi input estero-propriocettivi
A livello renale, viene ridotta la produzione di Adh -ormone antidiuretico- e di aldosterone con inevitabile aumento del gradiente di sodio e potassio; questa modifica ormonale favorisce la diuresi. Inoltre, per effetto della pressione idrostatica, si ha un aumento della frequenza respiratoria determinata dalla risalita del muscolo diaframma, con conseguente incremento del lavoro respiratorio.
I vantaggi dell’attività di rieducazione funzionale in acqua sono dunque molteplici:
°Mobilizzazione precoce-minore stress muscolo/tendineo
°Aumento del ROM
°Diminuzione del carico articolare
°Riduzione del dolore
°Resistenza uniforme
°Maggior coordinazione motoria
°Miglioramento nel ritorno venoso e linfatico